Come ogni anno, il cambio di stagione, spesso unito alla ripresa delle attività quotidiane e al ritorno a lavoro, può generare degli effetti negativi sulla salute del nostro organismo, provocando l’abbassamento delle difese immunitarie e la comparsa di disturbi (sensazione di affaticamento, spossatezza, mancanza di concentrazione, disturbi legati alla digestione e al sonno, calo dell’umore) ulteriormente aggravati dalle preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria. In questo periodo incerto l’alimentazione può svolgere un ruolo fondamentale. Una corretta e sana dieta può aiutare infatti ad affrontare al meglio il cambio di routine, a contrastare l’entità dei disagi e soprattutto a prevenirli.
Abbiamo chiesto alcuni consigli da seguire alla nutrizionista Maria Cassano, dottoressa in psicologia, Diet Coach, specialista in Patologia Clinica e iscritta alla nostra piattaforma di telemedicina HFCare.
Il ritorno alle abitudini quotidiane e il cambio di stagione possono provocare nervosismo, cattivo umore, insofferenza, problemi di digestione. Quali consigli pratici per rimettersi in forma?
«Il cambio di stagione, caratterizzato dall’abbassamento delle temperature e della luce solare, porta anche all’alterazione degli ormoni del piacere. Scegliere dunque i cibi giusti può rappresentare un modo per evitare la riduzione delle nostre performance fisiche e mentali di questo periodo. Per esempio a colazione del pane e dell’avocado oppure con l’olio o con un uovo, ci consentirà una calma zuccherina durante la mattinata. A pranzo un abbondante pasto proteico accompagnato da verdure e 1 fettina di pane integrale permetteranno di prolungare il senso di energia durante le ore lavorative; mentre a cena della pasta o altro cereale e verdura aiuteranno sicuramente a migliorare il riposo notturno ed avere una digestione più veloce prima di andare a letto, in alternativa possiamo scegliere del pesce con verdure».
Una corretta alimentazione serve a ritrovare il giusto equilibrio e depurare l’organismo, ma al tempo stesso aiuta anche a rafforzare le difese immunitarie. Soprattutto in questo periodo, quali sono i cibi che non devono mancare a tavola?
«Sicuramente non devono mancare i cereali integrali, le proteine (carne, pesce e uova) scelte con cura, la verdura e la frutta (quest’ultima senza esagerare perché ricca di zuccheri). Grassi buoni come la frutta secca – circa 30 gr al giorno – l’avocado e perché no, anche il cioccolato fondente 85% (mi raccomando leggiamo bene l’etichetta). Consiglio inoltre di verificare che i carboidrati totali in 100 gr di prodotto non siano superiore a 20 gr totali».
La dieta di stagione non è solo un buon proposito ma una pratica quotidiana da seguire. Ci sono delle regole da rispettare per ogni età?
«Affinché una dieta funzioni veramente nel medio lungo termine risulta necessario un approccio integrato che prenda in considerazione la persona nella sua totalità e unicità, caratterizzata da specificità fisiche, comportamentali ed emotive. Ogni individuo è un essere unico e anche l’approccio scelto sarà tale, senza dimenticare il paradigma fondante dell’essere umano, ovvero la profonda unione mente-corpo che ci caratterizza. L’uomo è talmente unito in tal senso che per realizzare il dimagrimento nel medio-lungo termine è necessario lavorare su entrambi».
L’assistenza costante sul piano alimentare e il colloquio con uno specialista sono fondamentali per tenere alta la motivazione e per tenere sotto controllo lo stato di salute del paziente. Tutto questo è possibile con la telemedicina?
«Certamente, fatta eccezione per la prima visita che dovrà avvenire necessariamente in presenza è possibile monitorare tramite la piattaforma HFCare il paziente a distanza per gli incontri successivi».